mercoledì 28 ottobre 2009

Vacanze da "beach girl".....


Finalmente il 9 ottobre era arrivato.
Dopo tanti preparativi, dopo tanti pensieri sul come organizzare la mia “vacanza”, era giunto il momento di prendere il treno e raggiungere l’aereo che mi avrebbe portato nel mio Kenya.
Sembra assurdo ma io credo veramente a quello che scrivo…ripeto MIO….Perchè io quando sono lì…mi sento parte integrata…mi sento a casa…mi sento meno trasparente …mi sento VIVA.
Parto per il Kenya a Luglio otto giorni ….torno ad Ottobre quindici giorni…e già studio a quando il prossimo viaggio.
Da qui …da queste sensazioni parte la mia esigenza di dare qualcosa…un aiuto…un supporto semplice…a chi magari ne ha bisogno, a chi magari te ne sarà riconoscente…a chi ti ha gia dato tanto con il solo sorriso.
Elaboro da Luglio a Ottobre cosa fare.
Grazie anche al supporto di Cinzia, che conosce da tanto tempo prima di me la situazione a Watamu, la storia dei Beach boys e la storia di Thomas Mboya, decido.
Aiuterò Thomas nella sua attività che al momento ha bisogno di rinforzi dall’esterno.
Il mondo dei BB sta diventando sempre più una giungla in cui ognuno di noi (viaggiatori fai da te) si imbatte prima di partire per un viaggio per “il paradiso di sole”, come dicono gli abitanti di Watamu.
Anche noi viaggiatori, che ci vogliamo organizzare un po’ da soli, abbiamo bisogno di sicurezze e garanzie che spesso però vacillano nel lavoro dei BB, causa la mancanza di documenti che concretamente ci danno certezze.
Ecco, allora è da qui che partiranno i miei aiuti, è qui che mi soffermerò.
È qui che chiederò info a Thomas! Mi sono detta.
Poi sapevo della sua difficoltà a connettersi alla propria mail.
Un po’ per i costi elevati (e lo confermo!!!dopo aver toccato con mano) un po’ per problemi alla connessione.
Questo è un altro punto che volevo verificare


…e poi mi sono detta…non sono un genio del computer ma…un po’ ne so…perchè non fare qualche breve lezione di ABC del computer a Thomas? magari velocizzerà un po’ di più le operazioni di risposta mail, magari sarà meno costoso per lui.
Inoltre, per capire ancora meglio cosa c’è dietro questo mondo, avevo deciso di vivere da "BEACH GIRL" o da inviata speciale…ancora non ho una definizione che calza a pennello con quanto ho fatto.
Ma vi garantisco che ho condiviso con Thomas e le persone a cui lui si affida principalmente (driver: Ringhio, Abu Fede e Jali e guida/amico fedele : Samuel Pantani) ogni momento della preparazione delle escursioni.
Dall’appuntamento con il turista, all’organizzazione auto, alla consegna della caparra all’agenzia, al pagamento dei biglietti per l’ingresso al parco, per non parlare delle mediazioni fra le varie agenzie turistiche per organizzare gruppi che riempiano le auto per i safari, visto che tutto ha un costo elevato (benzina inclusa…..e chi se lo immaginava).
Che fatica!
Lo posso dire…io sì…perchè non avrei mai immaginato che dietro ad una escursione…ci fosse tanto impegno!
Dalla sveglia alle 6 di mattina (sempre che non si debba partire per il safari …lì la sveglia è alle 2) al fare affidamento su un numero di persone consistente che devono essere pronte al momento giusto:
- per l’appuntamento con il turista,
- per la partenza per il safari,
- per partire verso Malindi e pagare il biglietto all’ingresso del parco,
- per il cambio di valuta (perchè per il pagamento del parco ci vogliono dollari….)
- per prenotare lodge o campo tendato (e qui non ci sarebbe tanto da dire se non il fatto che a metà safari esiste il turista che dopo aver deciso di partire per il campo tendato e quindi aver ricevuto un preventivo di spesa per CAMPO TENDATO, decide che vuole dormire in LODGE….)



Ecco la prima prova per Thomas a cui partecipo.
Qui ho percepito una grande capacità di flessibilità da parte dell'organizzazione …sembra assurdo… ve lo giuro…io che lavoro per una multinazionale…mi sembra quasi di vedere in piccolo come lavora la mia azienda…sì perchè senza la flessibilità e la predisposizione al cambiamento non c’è futuro.
E qui…si vede la capacità, la predisposizione di Thomas…
che riesce ancora una volta ad accontentare il suo amico turista, nonostante ha già pagato la tenda… prende il cellulare e disdice… e il turista dormirà al LODGE…con una differenza di 15-20 euro….
Fosse successo qui in Italia…,visto che erano le 2 del pomeriggio del giorno stesso…, penso proprio che il campo tendato ce lo saremmo pagato per intero….
Altra situazione di piccola tensione risolta dalla nostra guida turistica Thomas Mboya si è verificata durante il safari!
Sì perchè… chi non ha mai fatto un safari…VUOLE VEDERE IL LEONE….
Ma…siamo in un parco naturale!!



…e io mi dicevo fra me e me…è fortuna e basta poter vedere o meno tutti gli animali!
…ogni volta fare un safari è un FILM sempre diverso dove ti puoi imbattere
in scene di tenerezza come 2 iene baby che giocano fra loro, o l’allattamento di un elefante baby (p.s. : quando nascono pesano ben 100 KG…).
O in scene piu forti come un ghepardo in caccia… o l’attacco da parte di un leone ad un bufalo, o altre tristi come una zebra morta, perchè non piove e non c’è erba per sopravvivere….
Insomma dal comico al drammatico, al thriller….
Ma non puoi scegliere… è fortuna!
Ma dopo essersi fatto tanti km. Walter… vuole vedere i leoni… è un po’ stanco… è un po’…”incazzato”…,vista dalla sua parte ha anche ragione…tutti quei km. per vedere solo 2 elefanti e due zebre non gli bastano!!!
E qui Thomas capisce… che bisogna agire… ci fa partire subito dopo pranzo e ci fa percorrere km. e km. di savana (e vi assicuro che tutti quei km. costano), non molla…e

MAGIAAAA!
I leoni!tanti. ECCOLI! Thomas ce l’ha fatta ancora…una famiglia di leoni, forse allargata perche c’erano 2 cuccioli, 3 leonesse, 1 leone e… un bufalo steso, morto…preda… cacciata e loro lì…attorno che con calma facevano banchetto.
Walter sorride… ride… torna ad essere il compagnone di inizio viaggio… si scioglie la tensione e dopo aver fotografato, filmato e ammirato… il gruppo è accompagnato da un tramonto suggestivo, repentino (penso che neanche 2 minuti e il sole si è eclissato dietro al Kilimangiaro) e indimenticabile torna al campo tendato KIBO.
Anche questa volta Thomas ha risolto… ce l’ha fatta!
Altra prova per Thomas al rientro dal safari… altri turisti in arrivo… appuntamento al Mapango, bar PUBBLICO (ma direi…per soli turisti…dopo l’episodio vissuto) a fianco all'AQUARIUS….Ci facciamo aprire il portone… ci accomodiamo, ordiniamo caffè, coca cola, birra… insomma CLIENTI… eravamo clienti…in attesa dei nostri “rafiki” che arrivati all’Aquarius volevano organizzare alcune escursioni con Thomas.
Quando il turista è in vacanza…non ha fretta… dà l’appuntamento ma arriva… giustamente, con calma… e tale è la calma di Thomas nell’attesa… devo dire che ero più io a guardarmi attorno e cercare di capire se arrivavano oppure no….
Nel frattempo per 2-3-4 volte Thomas è stato avvicinato da inservienti e salutato malvolentieri dallo staff.
Da fuori si fa fatica a capire… poi certe sfumature… se non sei del posto… te le perdi…
Ma Thomas ha condiviso direi TUTTO ma voglio essere realista e dico MOLTO … e mi spiegava che non lo volevano lì… che è di troppo….
Nonostante…consumare… avessimo consumato… più che abbondantemente….
Il suo essere al di sopra di certe situazioni… senza troppi nodi nel fazzoletto… non si arrabbia…sorride!…(c’è solo da imparare !!!!oh, quanto mi piacerebbe essere così) vuole stare bene… vuole una vita HAKUNA MATATA… per quanto possibile!
Altra prova….Si parte per il Jacaranda… e…puff… spunta la polizia turistica…si avvicina, ascolta i suoi discorsi con i turisti con cui si è dato appuntamento e ZAC… parte la richiesta di MANCIA o….come vi pare… di SOLDI….
Altra prova….Si parte per Isola di Robinson e sulla strada si incontra la Polizia …e PALETTA! Ci ferma… e chiede la MANCIA o… come vi pare… SOLDI….
Insomma… sei sempre sollecitato… a volte poco a volte di più.
Lui cerca di non far percepire lo stress al turista… penso che la maggior parte… non si sia accorta di queste richieste, lui sorride, lui vuol far divertire le persone che sono in escursione, vuole la soddisfazione del cliente al 100% e questo è il suo scopo primario.
Ecco, a questo punto concludo il mio racconto da inviata “BEACH GIRL” felice di aver lavorato durante i miei quindici giorni in Kenya, soddisfatta del risultato… perchè i documenti che attestano che Thomas lavora in sicurezza e dà garanzie concrete ai suoi turisti le ho FOTOGRAFATE, (ndr: le foto sono inserite nel presente blog) orgogliosa di quello che ha imparato Thomas con il computer, onorata di aver fatto parte dello STAFF DI THOMAS MBOYA seppur per poco, desiderosa di tornare perchè ancora tanto… c’è da fare…
Ringrazio tutte le persone che ho incontrato durante il mio viaggio perché è anche grazie a loro che io sono tornata SOLARE … a detta di tanti che mi conoscono.

BeachGirl Rosita 4 Thomas Mboya

martedì 27 ottobre 2009

Amboseli e Tsavo East

Video inviato da Rosita, appena tornata da un viaggio in Kenya di 15 giorni con Thomas.



Buona visione.....

lunedì 26 ottobre 2009

Jambo a tutti voi....


Jambo a tutti.....
molti turisti in partenza per il Kenya ci rivolgono domande sull'affidabilità dei beach boys e di Thomas in particolare.
In rete, e non solo, circolano voci sulla totale inaffidabilità di questi ragazzi da parte di chi cerca di screditarli, evidentemente, per interessi personali e commerciali.
In Kenya la concorrenza è spietata!!!!
A questo punto, vorremmo chiarire definitivamente la questione mostrandovi le foto dei documenti della licenza di accompagnatore turistico e delle assicurazioni che conprovano, qualora fosse necessario, la serietà, la professionalità e la totale sicurezza che Thomas mette a disposizione dei turisti che si rivolgono a lui.
Da oltre un anno ci siamo dedicate al suo blog e la conferma che tutti coloro che hanno passato del tempo con lui si sono trovati bene, è data dalle testimonianze che ci hanno inviato una volta tornati, contribuendo così al miglioramento del blog stesso, arricchito anche da foto e filmati.
Non abbiate timore di affidarvi a Thomas, perchè lui vi farà conoscere il vero Kenya e la peggiore cosa che vi possa capitare è quella di contrarre il famoso "mal d'Africa".....


sabato 24 ottobre 2009

La malaria, non fa più paura

MALARIA....
Set combinati e kit fai da te.
A Malindi "l'anofele" non fa più paura.
Con l'avvicinarsi dell'alta stagione, molti ci chiedono informazioni e consigli sul da farsi per affrontare la zanzara anofele e le sue conseguenze.
Noi consigliamo sempre di rivolgersi alle USL locali prima della partenza ma vi riportiamo i consigli del dottor Mauro Saio, italiano primario del reparto di malattie tropicali del Nairobi Hospital.
"Niente profilassi, è superata e fa male!"
La profilassi è' costosa, non fa bene al fegato e copre in media solo nel 75% dei casi.
Qui a Malindi (non ancora in Italia, purtroppo) si trovano i nuovi farmaci a base di artemisina, sostanza che si è rivelata efficace tanto a curare la malaria quanto a rendere inefficaci le zanzare in futuro.
Così quest'anno sono calati vertiginosamente i casi di malaria negli europei, e Malindi è attrezzatissima, con medicine e kit per la malaria in tutte le farmacie e nelle cliniche migliori.
Il Saint Peter Hospital ha confezionato una borsetta da viaggio con tre test semplici da fare e il Coartem, la più efficace "pillola del giorno dopo" per il virus.
Tenuto conto che la malaria può stare in incubazione anche dieci-dodici giorni, l'ideale è prendere la confezione o il kit prima di ripartire per l'Italia.
Nel caso vi venisse la febbre dopo una settimana o più dall'arrivo in Kenya, acquistate il kit combinato (due medicine tra cui il Coartem, con anche l'eventuale richiamo, due pastiglie da prendere una e due settimane dopo la fine della cura) con il test da fare a casa. Guardate la scadenza delle confezioni, che durano fino a cinque anni e vi potranno servire anche la prossima volta che tornerete.
In Kenya tenete le medicine in frigo o costantemente in aria condizionata

Fonte: Malindi Kenya

giovedì 22 ottobre 2009

Kenya, quanto manca?


Kenya, quanto manca?
E ‘ la domanda più frequente che ci ha accompagnato per l’ennesimo viaggio in Kenya fatto con mia moglie e mio figlio Luca 9 anni.
Siamo partiti a fine Agosto per cercare di risparmiare un po’ sulla tariffa aerea e tornare pochi giorni prima dell’apertura delle scuole,
siamo partiti con Egypt Air con scalo al Cairo, con il suo nuovissimo terminal da far invidia a Malpensa.
Arrivo a Nairobi.
Tutto in orario e senza nessun problema… Hakuna matata.
Avevamo 20 kg. a testa, anzi io ne avevo 22, Luca 21 Kg. e 20 Kg. mia moglie… Abbiamo esagerato con il bagaglio a mano e siamo stati fortunati perche’nessuno l’ha mai pesato…(meno male...)
Sapevamo bene che dovevamo fare cosi’ e durante l’anno abbiamo raccolto tanto di quel materiale da metterci una settimana intera a preparare i bagagli, per non lasciare a casa niente.
Il Nostro Luca aveva la sua valigia piena zeppa di tute e completini da calcio, raccolti tra i suoi amici che vanno a giocare a pallone, era cosi’ buffo vederlo con il suo trolley trascinato a fatica per gli aeroporti, ma allo stesso tempo fiero di quello che stava facendo da farci capire, per l’ennesima volta, che avevamo fatto bene a tornare in Kenya con lui, coinvolgendolo attivamente nei nostri piccoli progetti d’aiuto per questa popolazione e queste famiglie che tanto ci hanno fatto innamorare della loro terra e cambiato la nostra vita in meglio....
Avevamo gia’ programmato dall’Italia, come facciamo sempre, il nostro safari tramite e-mail al nostro fidato Thomas Mboya, guida autorizzata per safari ed escursioni di Watamu che lavora regolarmente per un’agenzia di safari tutta africana....e ogni volta che torniamo, ci fa vedere un pezzo del suo Kenya.

Siamo partiti subito il giorno dopo per un bel safari al Masai Mara di 3 giorni, abbiamo alloggiato al Fig Tree camp, e, come in tutti i nostri viaggi in Kenya, anche questa volta il nostro spirito d’adattamento ci ha aiutato parecchio a superare gli imprevisti e a “sorvolare” sulle pecche di questo alloggio che, probabilmente in alta stagione con il Full booking, pecca un po’ per servizio e qualita’.
Inutile descrivere la bellezza di questo parco durante il fenomeno della migrazione degli animali, questa volta Luca non ha mai smesso di scattare foto, non so quante ne ha fatte, ho due schede da 2 Gb da controllare, ma Hakuna matata il suo entusiasmo ci ha accompagnato insieme alle sue continue esclamazioni, domande e curiosita’…
Uno degli episodi piu’ belli e’ stato quando fuori dal parco, abbiamo incontrato un mini bus con turisti stranieri, impantanato nel fango.
Immediatamente il nostro autista ha attaccato il cavo alla nostra jeep per trainarli ed e’ stato difficile perche’ erano ben impantanati.

La jeep si e’ spenta e non si riusciva piu’ a metterla in moto… immediatamente l’autista balza fuori in mezzo al fango apre il cofano per controllare il motore ma ha difficolta’ a tenerlo aperto perche’ manca lo stand…
Ci guardiamo intorno e cominciamo a vedere i bimbi che si avvicinano con un pastore Masai vestito con il suo abito rosso e il suo bastone…

a quel punto il nostro autista non ci pensa due volte, gli prende il bastone e lo usa come stand per tenere aperto il cofano e avere cosi’ due mani libere…. 2 minuti rimette in moto la jeep i bambini urlano felici, Luca nel frattempo raduna tutte le biro che si era portato dall’Italia….
Mia moglie e Luca cercano di comunicare un po’ in inglese un po’ in italiano con questi bimbi per cercare di metterli tutti in fila indiana per ricevere una biro ciascuno….
Ho visto bimbi piccolissimi in fila dietro agli altri, composti ad aspettare con le loro manine, senza mai cercare di sopraffare l’altro….E’ stato veramente bello e la mia mente e il mio cuore si sono riempiti di emozioni.
Finito il safari volo interno Nairobi- Malindi con Fly540 per arrivare finalmente a Watamu.
L’oretta di volo da Nairobi a Malindi e’ stata sempre accompagnata dalla domanda...."Papa’ ma quanto manca per arrivare?"
"Poco Luca, pochissimo" e finalmente… eccoci!
L’aeroporto di Malindi e’ piccolino, i bagagli sono stati ritirati subito e ad aspettarci c’era, come sempre, il nostro Thomas Mboya insieme ad Anthony il suo nipotino orfano piu’ grande (11 anni), che ci aveva organizzato il transfer per Watamu....
Luca ha salutato Anthony, con un bel 5 a mano aperta e come due vecchi amici sono usciti in fretta dall’aeroporto, lasciandoci questa volta il suo pesante trolley da trasportare… era troppo eccitato… raccontava ad Anthony tutti qli avvistamenti di animali fatti al Masai Mara e non si sa come, ma si capivano perfettamente… uno parla poco l’Inglese l’altro parla poco l’italiano… ma si capivano…
Transfer dall’aeroporto di Malindi a Watamu tutti insieme in minibus, carichi di bagagli e tante cose da raccontarci… ma una domanda eccheggiava sempre… "ma quanto manca a Watamu? Poco Luca ….poco!"
Thomas aveva prenotato per noi l’alloggio a Watamu, che poi insieme abbiamo scelto e cambiato in questo modo:
Per le prime 3 notti siamo stati al "Turtle bay beach club" dove ci siamo ripresi dalle fatiche del safari.
Il resto del soggiorno l’abbiamo fatto al "Beach View", residence tutto africano con piccola piscina.
Riuscendo a risparmiare sul soggiorno, siamo riusciti ad acquistare parecchio cibo distribuendolo una domenica nei vari villaggetti dove Thomas ci ha accompagnato.
Abbiamo conosciuto realta’ minori fuori dal circuito turistico, dove tanti passano per andare in safari allo Tsavo Est, ma non tutti si fermano, io me li ricordavo l’anno scorso e ho voluto tornarci perche’ il richiamo di quelle immagini e sensazioni provate, mi avevano accompagnato tutto l’anno e dovevo tornare..
Qui abbiamo lasciato anche gran parte del materiale portato dall’Italia e tante medicine.
Il nostro soggiorno scorreva all’insegna del relax di mattina e al gioco al pomeriggio, Luca era riuscito finalmente a distribuire il suo “carico” di tute e calzoncini da pallone che aveva raccolto in Italia ed aveva creato una sorta di squadretta di calcio dove tutti i giorni si trovavano in qualche modo a giocare…
Ogni tanto andavo all’internet point a Watamu e mi collegavo per vedere la mia posta, dove, invece di leggere le mail dei miei clienti, rispondevo solo a quelle di Turisti in procinto di partire per le loro vacanze in Kenya che mi chiedevano info pratiche.
Siamo stati a Marafra, a Timboni a salutare i nostri amici dell’orfanatrofio, tante volte a Malindi e a cena a casa di Thomas a base di pesce cucinato da sua Mamma Anna, unitamente alla polenta accompagnata da vari piatti tipici africani, tutti intorno a un tavolo dove la luce era di una lampada ad olio, dove le case intorno erano “capanne”, dove non esistevano posate ma dove tutti mangiavano felici e contenti, cantando la tanto amata canzoncina Jambo bwana…
Per tutto il tempo che siamo stati in Kenya e a Watamu ho dimenticato di avere un cellulare, ho dimenticato di avere un’orologio, ho dimenticato di seguire gli orari dei pasti, ho dimenticato che a casa soffrivo d’insonnia….
Il Kenya per noi e’ anche una medicina naturale, un rimedio contro lo stress quotidiano.
"Papa’ quanto manca? Poco Luca, tra poco dobbiamo tornare a casa…in Italia".
In Kenya e a Watamu da Thomas ci vogliamo tornare, ancora e poi ancora… e’ un bisogno che va colmato… e’ una promessa fatta ad Anthony che un giorno Luca sogna di portare in Italia come se fosse il suo fratello Africano!

Asante sana Kenya!

Mido

domenica 11 ottobre 2009

Asante sana



asante sana Alessandra per la foto

Thomas

giovedì 8 ottobre 2009

habari ndio hio!

Questo breve video mostra momenti  indimentricabili durante la nostra vacanza in Kenya.
Thomas ci ha fatto innamorare dell'Africa!
Per chi è in partenza e non sa cosa fare: contattate Thomas, lui vi accoglierà, vi accompagnerà nelle escursioni, vi farà sentire i veri suoni e vi farà vedere i veri colori di quella meravigliosa terra sempre con un sorriso sulle labbra.

Quando tornerete in Italia sentirete la sua mancanza!

Claudia (Karembo) e Valentina (Kadzo)  

mercoledì 7 ottobre 2009

"Jambo"....


Jambo...questa piccola parola nella mia testa fa nascere mille sensazioni...jambo e la prima cosa che i miei occhi vedono sono un sorriso.....un sorriso magnifico un sorriso da tutti, bambini e adulti, un sorriso che non dimenticherò mai...
E' stata così questa vacanza, un turbine di emozioni e sensazioni davvero speciali, è stata da me tanto desiderata da più di un anno ed è stata per il mio ragazzo un ritorno nella sua Africa dopo 5 lunghi anni, in un altro luogo ma pur sempre in Africa!
Non trovo le parole per descrivere quanto mi ha emozionato questo viaggio, che purchè sia stata la mia vacanza più breve è di certo stata la più intensa da tutti i punti di vista...
Adesso sì, adesso ci credo, adesso capisco cos'è questo famoso "mal d'africa"...eh sì quella sensazione come di un buco dentro che ti prende, che scava di continuo e che ti porta più di ogni altra cosa a desiderare di tornare...ma fino a che sei laggiù tutto questo non lo percepisci, almeno io, solo una volta arrivati a casa, appena ti svegli, il giorno dopo il tuo ritorno senti questa magnifica sensazione dentro di te e non sai come sentirti, chiudi gli occhi e rivedi tutto e risenti tutto, in una magia di colori e profumi che solo questa terra finora mi ha dato così forte...
Io e il mio ragazzo Loris ce la siamo goduta fino in fondo questa vacanza, appena arrivati a Watamu abbiamo contattato Thomas che purtroppo subito il giorno dopo è dovuto partire per un lungo safari, ma ci ha lasciato in ottime mani fidate!
Io e Loris abbiamo fatto di tutto, 2 giorni di safari davvero meravigliosi e siamo stati fortunatissimi sia nella compagnia sul mitico pulmino sia negli avvistamenti... due giorni davvero divertenti a ridere e scherzare ad ammirare la natura e gli animali in silenzio, a godersi delle albe e dei tramonti da togliere il fiato...oltre a tutto questo c'è quella terra...la terra rossa della savana, le foto non possono rendere l'idea ma appena la incontri rimani incantato a fissarla e pensi non è possibile sia così rossa!


Oltre al safari abbiamo fatto mille altre escursioni nelle varie spiagge vicine, parchi marini, rettilari e interminabili passeggiate con la bassa marea a chiaccherare con loro: i ragazzi Watamu, gente che davvero ti fa capire l'emozione delle piccole cose di tutti i giorni.
Con questi ragazzi abbiamo camminato per ore nei dintorni, in spiaggia, nel villaggio e per ore siamo rimasti ad ascoltare tutto quello che ci raccontavano...un pomeriggio tardo ci siamo fatti accompagnare all'orfanotrofio di Timboni, con una piccola spesa per i bambini, siamo stati accolti con dei sorrisi immensi canti e giochi di bimbi...è stato molto emozionante per noi, questa sì che è un'esperienza che davvero ti apre gli occhi e ti spezza il cuore, è stato da pelle d'oca, non dimenticherò mai quei momenti, lì sì che comprendi la realtà delle cose, lì sì che ti senti impotente e vorresti fare tanto di più...ma se ognuno di noi fa una piccola cosa insieme si può dare tanto...
Per il resto voglio dire vivetela appieno, il resort è stato un appoggio, siamo sempre usciti tutto il giorno e anche la sera senza il minimo problema e una settimana è volata via troppo in fretta...l'ultima sera abbiamo fatto una cenetta di saluto tra amici, fuori lungo la strada tutti insieme e poi come è stato triste salutarsi, è sempre dura ripartire da un bel posto, ma dal Kenya ancora di più!
L'unica cosa che spero è di tornare presto e magari, caro Thomas, di conoscerci meglio visto che ne abbiamo avuto poco modo!
Auguro ogni bene a te come a tutti i ragazzi che hanno reso la nostra vacanza unica...siete gente meravigliosa, speriamo di rincontraci presto!

Jambo Kenya!



Romina & Loris

martedì 6 ottobre 2009

Il Kenya è ...


Indescrivibile è l' emozione che si prova visitando quei luoghi magici.... e non si riesce nemmeno a raccontarne la bellezza perchè solo lì si può capire che il paradiso esiste.

Il Kenya è una sensazione che ti avvolge nei suoi colori e odori, è una passeggiata, un safari, una spiaggia, lo sguardo dei bimbi che ti inseguono......... è un dolcissimo momento che passa in fretta ma che non dimentichi più per tutta la vita.


Ringrazio calorosamente colui che ha permesso tutto questo......... GRAZIE THOMAS

Sergio Renna

domenica 4 ottobre 2009

Amici di Thomas e del Kenya

Thomas Mboya...per noi


Il mio primo viaggio in Kenya, tanto tanto tempo fa con un’amica…questa volta con la famiglia.
Su internet apro pagine e pagine , cerco Watamu e il Jacaranda, il resort che abbiamo scelto,e poi mi imbatto in Thomas.
Il collegamento è Cinzia e il blog che cura con Rossella; mi piace quello che scrivono su Thomas, mi piace la storia di Thomas.
E’ deciso.

Tutte le escursioni, le facciamo con Thomas, con lui inizia uno scambio di email e quando lo incontriamo, puntuale al nostro arrivo, fuori del Jacaranda, mi sembra di incontrare un amico che non vedo da tempo.

Thomas, sorridente, cortese, educato, con uno spiccato senso dell’umorismo, ci accompagna per tutta la settimana, altri turisti come noi, fanno le escursioni con lui, siamo tredici tutti italiani e riempiamo due pulmini, tutti giorni e diventiamo un gruppo affiatato ..e Thomas che non vuole scontentare nessuno si divide…tra un pulmino e l’altro.
Thomas, la nostra guida e suoi inseparabili autisti, Abu e Ringhio.
Thomas è presente, sempre attento ad ogni nostro piccolo desiderio e quando arriva il tramonto bellissimo e struggente in mezzo alla savana, durante il safari, lui nonostante sia stanco morto sta con noi, ci fa compagnia nel bellissimo lodge in cui ci ha portato…e parla, e attraverso le sue parole calme, colme di tolleranza e buoni sentimenti, straripanti d’amore per la sua terra, ci sta contagiando un virus, inestirpabile, noto a tutti, il mal d’Africa.
Il nostro viaggio in Kenya, le escursioni meravigliose, ….i nostri occhi che vedono e nel sottofondo le parole di Thomas, raccontano con una dignità che mi commuove, di quelle manine tese dei bimbi che urlano ciao inseguendo i nostri pulmini, raccontano la storia di un paese che aspetta di crescere.
Una escursione in particolare che il nostro Thomas organizza è, per me, il suo biglietto da visita, la porta che permette a chi è diffidente di entrare e scrutare l’anima sincera di questo ragazzo africano:la visita all’orfanotrofio di Timboni..ma lui non si accontenta di portare i turisti che si sono portati dietro qualcosa da donare a quei bimbi, no..Thomas prevede una fermata in un piccolo market locale dove compra, per chi glielo chiede, beni di prima necessità per questi orfani e ci fa sentire davvero un po’ utili.


Thomas…che parla poco della sua storia, sofferta, ma che ti dice che nonostante tutto lui è fortunato e il perché lui si ritenga tale lo abbiamo sotto gli occhi tutti giorni, basta volerlo vedere e non girare lo sguardo dall’altra parte.
Thomas è stato per noi, come un pittore attento che ha saputo dare le tonalità giuste ai colori, alle ombre, ai paesaggi di questa sua bellissima terra che ci accolto con calore e fratellanza, che può lasciare solo un bellissimo ricordo e una smania di rivederla.
Grazie Thomas.

Alessandra Cao e famiglia