giovedì 30 luglio 2009

Kenya amore mio....

Jambo Viaggiatori,
...e chi lo avrebbe mai detto!!!
Avevo bisogno di una vacanza con la V maiuscola, avevo la fortuna di avere una buona compagna di viaggio (ORSOLA)e l'idea che forse l'Africa sarebbe stata la meta giusta.
Non mi piacciono le vacanze "all inclusive" dove tutto è preconfezionato e poco personalizzato, non mi piace mangiare europeo dall'altra parte del mondo, non mi piace che gli europei si improvvisino esperti di un paese che non è il loro e cosi, grazie alla mia praticità con internet e ad un'accurata ricerca di una vacanza PER ME inizio a scandagliare in lungo e in largo tutta la rete.
Tante sono le notizie che si trovano sul Kenya,su Watamu, su Malindi, sui Safari allo Tsavo est...tutte preziose!!!

Ma questo Thomas, THOMAS MBOYA mi strega.

Tutti i viaggiatori che hanno avuto a che fare con lui hanno parole che esprimono ringraziamenti e che fanno percepire quanto questa Africa sia entrata nel loro sangue grazie a questa GUIDA che con la sua professionalità e il grande amore per l’Africa ti fa apprezzare e AMARE il suo paese e la sua gente.
Decido cosi di affidarmi a lui!
L'unica cosa che ho fatto da sola è stato prenotare il volo.
THOMAS MBOYA mi ha supportato in tutto:

@ trasferimento da aeroporto
@ alloggio
@ escursioni
@ safari

Ammetto che non è facile dare fiducia a una persona sconosciuta e in piùe abita a 7000 km di distanza da me.
Ma THOMAS MBOYA ci ha fatto trovare all'uscita dall'aeroporto un cartello che ci ha fatto sentire subito a casa.
Per non parlare dell'alloggio....le foto di dove ci ha fatto dormire penso siano più che esaustive.

Arrivate a WATAMU ci ha accolto assieme all'amico - collega SAMUEL PANTANI.
Ci hanno mostrato un catalogo fotografico con la descrizione delle escursioni proposte dalla loro agenzia. TUTTE BELLISSIME.
@ giornata a Falconeria (una specie di zoo con rettili di ogni genere una tartaruga gigante e gufi, civette, falchi etc. etc.) + Jacaranda + isola di Robinson + grande BAOBAB + Marafa : voto 10 e lode, sia per i posti che per il cibo (granchio, ostriche, branzino deliziosi);
@ safari 2 gg a Tsavo Est con Jeep (che colori, quanti animali avvistati e quante risate... :lol: ), visita al villaggio Masai e pernotto in un bellissimo Lodge;
@ safari blu con pranzo a base di aragosta;
@ Malindi: visita a una fabbrica di legno - città vecchia - mercato - spiaggia.

A questo punto non mi resta che lasciarvi ai vostri sogni e se per caso deciderete di fare un viaggio in Kenya e vorrete più dettagli, vi lascio il mio contatto E-MAIL e quello di Thomas Mboya:

rositafoschi@tin.it

Thomasmby@yahoo.co.uk
CELL NO. 00254-736 334 392

HAKUNA MATATA

Rosita

martedì 28 luglio 2009

Il mio ritorno in Kenya.

Non so quanti anni fossero trascorsi, 19-20. Un lungo intervallo prima di ritornare in Africa e la scelta non fu il Kenya ma la sua sorellina, la Tanzania. Sei anni fa dando svolta alla mia vita ho trascorso nove mesi in quel paese. Poi il trasferimento a Londra, cinque anni per adattarmi e per essere di nuovo pronta per ritornare in Africa, questa volta il Kenya.
Fine giugno 2009 volo Londra Mombasa. Avevo deciso di trascorrere almeno un paio di giorni in quella città, rivedere il ferry a Likoni e le famose zanne di elefante. La prima volta avevo alloggiato con i miei genitori e mio fratello allo Shelly Beach, 3km. a sud di Mombasa. Non era una grande struttura ma aveva la prerogativa di essere situata di fronte ad un autentico villaggio. Fu così facile per me e mio fratello, all’epoca poco più che ventenni, stringere amicizia con alcuni dei ragazzi del posto. Ricordo ancora i loro nomi: Ali, Steve e Sara.
Questa volta ho alloggiato al Castel Royal Hotel al centro di Mombasa. Non so perché ma lo associo al salotto buono di Mombasa: lo spazio esterno dell’albergo con il suo bar, ristorante e gelateria accoglie la borghesia keniota (ma esiste?) ed europei che lavorano in organizzazioni internazionali. E’ una buona postazione per osservare la gente del posto.
Matatu Mombasa Watamu: avevo comprato la scheda keniota e contattato Thomas, ma non gli avevo detto di venirmi a prendere.
Quindi l’assalto quando arrivo: figuriamoci l’unica turista, anzi italiana, disponibile. Tre ragazzi ed una ragazza che si sgomitano per aiutarmi a cercare un alloggio. Avevo deciso per il Marijani ma non ero riuscita a mettermi in contatto con loro. Bleffo e dico che ho prenotato. Arrivo e Saidi (il mio angelo custode, dolcissimo Saidi) mi da una stanza. Bella, letto con baldacchino e zanzariera con buchi ...e c’è anche un terrazzino con divani e tavolo. Arrivano Thomas e Samuel: non ci sono turisti e tutte le escursioni sono care perché sono da sola. Mi comincia a prendere la depressione. Il giorno dopo Thomas mi porta a Garota: bellissima spiaggia di sabbia bianca, poche alghe e praticamente solo io Thomas e due persone che hanno una casa in quella zona. Martello Thomas per il safari e per la foresta di Mangrovie ma lui risponde picche. Insisto dicendo che non esiste il safari di due giorni ma che vorrei farlo almeno di quattro. Praticamente è sucesso il contrario...io che insisto per fare le escursioni e loro che si fanno i problemi. Bah, ma dove sono i beach boys che rompono? Incontriamo Samuel e sembra che una coppia di italiani abbia deciso due giorni e una notte allo Tsavo East. Meglio di niente. Il giorno dopo con Samuel alla foresta e al parco marino. Foresta stupenda, sugo di polipo divino e giro in canoa bellissimo. Samuel mi dice che la coppia italiana vuole rimandare di qualche giorno il safari. Thomas telefona e sembra che un’altra coppia voglia fare un safari di quattro giorni.....santo Thomas. Partenza la mattina successiva. Non ho ancora capito niente di Watamu ma non vedo l’ora di partire. E da lì è iniziato tutto. Ho rivisto il colore rosso della terra, le strade polverose, i colori che cambiano, gli animali.

Ho riprovato l’eccitazione di alzarsi presto, vedere l’alba e viaggiare. Safari è viaggio in Swahili. Ho visitato il Serengheti e Ngorongoro in Tanzania ma questo in Kenya credo sia stato il safari più bello che abbia fatto: non tanto per i parchi anche se passare da Tsavo East a Ovest e poi Amboseli significa vedere paesaggi diversi. Anche i compagni di viaggio fanno la differenza: e sono stata fortunata. tutti sono stati grandi.
C’è stato un momento in cui ho pensato: ‘Così doveva essere l’Eden’.

Ad Amboseli l’ultimo giorno siamo passati in una zona che sembrava un’oasi. Elefanti, giraffe, gnu e tanti altri animali e uccelli tutti in armonia. L’armonia della natura: che sensazione.....
Dopo circa 12 ore il ritorno a Watamu. Due giorni prima della partenza per Lamu. Ed ho cominciato a conoscere Watamu. Sono stata a Timboni e il giorno dopo ho affittato una macchina e abbiamo fatto Watamu Malindi per le strade interne. Ho bevuto il vino di palma e Thomas mi ha fatto vedere Vasco de Gama e la villa di Briatore (bè anche questa è Malindi). Dopo essere andati a Sardegna due, faceva quasi freddo, la sera discoteca a Timboni e giorno dopo Lamu. Quattro ore di autobus, quattro ore in cui il mio vicino non ha smesso di chiacchierare. Felice che fossi italiana lui di Lamu ha sfoggiato un italiano con accento romano....ma come fanno a parlare la nostra lingua così bene e noi che non riusciamo a parlare un inglese decente? Si arrabbia quando vede salire la scorta, bè c’è sempre il rischio di essere assaliti dai Somali, perchè dice che non servono a ninte se non a prendere soldi. Il paesaggio, quando riesco a vederlo tra le poche pause del mio vicino, è stupendo. Chiaramente mi convince ad alloggiare nell’albergo sul porto ‘Hai la vista sul mare, perchè devi stare all’interno?’ che poi scopro è il suo. Mi porta a casa dove conosco la sua famiglia, manco un napoletano è così ospitale, e me ne vado con tre pacchi di biscotti che lui aveva portato da Mombasa. Ma dove sono? Il giorno dopo vado a Shela dove il figlio di un conoscente del mio nuovo amico mi porta in giro. Ma sulla spiaggia a causa della pioggia, beh è la fine della stagione delle piogge, conosco l’uomo dei cammelli. Anche lui di Watamu, si alza alle cinque per trovare i suoi cammelli che ha deciso di non tenere legati durante la notte. Ho questa immagine vivida di questo ragazzo che potrebbe benissimo uscire da un racconto africano. Mi racconta e racconta, ha voglia di parlare. Mi parla delle tribù, di come i Kikuyu non siano molto amati, di quello che è successo due anni fa, del perchè ha lasciato Watamu, anzi Timboni e della nostalgia per la famiglia. Mi dice che anche a Shela gli Italiani hanno acquistato casa e che sull’isola di Manda un italiano sta costruendo un albergo.
A Shela ci sono le dune. Scaliamo queste dune per andare nella zona dove vive, capanne senza acqua e elettricità, e ci fermiamo in una capanna dove vendono vino di palma. Ogni capanna vende il vino ma chiaramente quelle più frequentate sono quelle con belle ragazze. Sono curiosi di vedere una "mzungo" non più tanto giovane che non disdegna il vino. Il giorno dopo ancora a Lamu, che è bella, forse non come Zanzibar, ma è bella. Il tempo non ha permesso di fare escursioni quindi anticipo la mia partenza e decido di trascorrere gli ultimi due giorni a Watamu. Come tornare a casa. Saidi cucina la verdura che mi piace e tutti al Marijani mi offrono medicamenti per la mia infezione all’alluce. Bè siamo in Africa. Diciamo che ho conosciuto i medici generici di Lamu e Watamu, e ho frequentato le loro farmacie più del supermercato di Mamma Lucy. Thomas e Samuel e gli altri ragazzi di Watamu mi informano che alcuni turisti sono arrivati. Il giorno dopo mi portano al Jacaranda dove il gruppo di Italiani alloggia. Praticamnete ho visto il Jacaranda dalla prospettiva dei beach boys, infatti non ho visitato il complesso ma ho conosciuto il nuovo animatore, un ragazzo kenyota che vive in un paese del nord Italia e che credendo alloggiassi nell’albergo mi ha gentilmente offerto un lettino e da bere. I due giorni volano e sono di nuovo in partenza. Questa volta dieci ore di autobus notturno, per fortuna ma sono sopravvissuta. Arrivo alle cinque e mezzo del mattino e la sera alle 23.45 ho l’aereo per Londra. Dormo poche ore e mi organizzo con un taxi per un giro della città. Nairobi è proprio città, non me la ricordavo. Fuori Nairobi ci fermiamo a vedere da lontano il secondo slum dell’Africa dopo quello di Soweto. Il tassista mi racconta che prima viveva lì e che se ne era scappato appena aveva potuto perchè non solo sono baracche senza acqua e luce ma in alcune aree mancano proprio anche i bagni. Praticamente le persone defecano in buste di plastica che poi buttano nel fiume. E’ immenso. Due suore scattano fotografie.
Torno in albergo, doccia, vado a cenare e poi aeroporto. Sto lasciando il Kenya. Non ho fatto fotografie a parte quelle scattate con il cellulare ma gli occhi e il cuore hanno registrato tante emozioni. I volti e i sorrisi delle persone. Quello che ho raccontato è solo una parte di quello che ho provato e vissuto. Ma ci ritornerò di nuovo?
Bianca

lunedì 27 luglio 2009

TURTLE BAY VILLAS - WATAMU

Per chi avesse intenzione di fare un viaggio in Kenya "fai da te" questa è un'ottima sistemazione dove alloggiare e una valida alternativa ai classici resort.
Costruita nel 2006, questa villa è di proprietà privata, situata in un piccolo e sicuro complesso a soli 500 metri dalla spiaggia di Turtle Bay, con la sua bella sabbia bianca.
La villa è arredata con gusto e ben attrezzata per un massimo di 9 persone, situata in un bel giardino privato con zone ombreggiate e alberi di limone e banana.
Questa grande e spaziosa sistemazione dispone di quattro camere da letto e quattro stanze da bagno al piano superiore, con una grande veranda, una zona pranzo, una cucina attrezzata e una bellissima piscina per rinferscarsi.
Turtle Bay Villas è situata molto vicino a tutti i servizi e le attrazioni di Watamu e a pochi chilometri di distanza potrete trovare supermercati, negozi di souvenir e ristoranti.
Le foto che vi proponiamo sono state inviate da una turista, appena tornata da un viaggio in Kenya, che ha alloggiato alla Turtle Bay Villas e che è rimasta pienamente soddisfatta.



Per maggiori informazioni contattare Thomas Mboya:
thomasmby@yahoo.co.uk - cell. +254 736 334 392
Su FACEBOOK come : THOMAS MBOYA

sabato 18 luglio 2009

PROGRAMMA SAFARI TSAVO EAST + AMBOSELI

PROGRAMMA SAFARI 3 GIORNI 2 NOTTI con partenza da Watamu

Tsavo east + Amboseli

PRIMO GIORNO : partenza alle 6.00 di mattina da WATAMU per andare direttamente in safari in direzione del parco "Tsavo east". Per arrivare al parco si prosegue lungo una pista di terra rossa di circa 100 chilometri che attraversa foreste e villaggi di indescrivibile fascino e bellezza.

Prima di entrare nel parco si fa una breve sosta per fotografare i coccodrilli e gli ippopotami nel fiume Galena.
Dopo 30 minuti circa iniziamo il fotosafari nel parco, andando in direzione del lodge per il pranzo.
Pomeriggio : safari dalle 16.00 fino alle 18.00;
Cena e pernottamento al "Voi wildlife safari lodge".

SECONDO GIORNO : dopo una buona colazione si riparte per il safari in direzione del parco Amboseli; arrivo nel parco, fotosafari e proseguimento verso il "Kibo camp" per il pranzo.
Pomeriggio : safari nei pressi del lago Amboseli per vedere ippopotami e altri animali che vivono in acqua e ritorno al Kibo camp.
Cena e pernottamento al Kibo camp.

TERZO GIORNO: dopo la colazione ultimo fotosafari nel parco, successivamente si raggiungerà la citta’ di Voi per andare a mangiare al "Voi Restaurant".
Dopo 30 minuti di sosta, partenza verso i luoghi dove hanno girato il film “ LA MIA AFRICA” per arrivare poi a WATAMU, che raggiungeremo nel pomeriggio intorno alle ore 17.00/17,30.

Vi alleghiamo qualche foto, come primo assaggio di ciò che potrete vedere in questo splendido programma.....

Foto dello Tsavo East

Incontro ravvicinato con coccodrillo....


Leonesse a pranzo....


Voi Wildlife Lodge all'interno del Tsavo East Park


Tende al Voi Wildlife Lodge - Tsavo East


Foto dell'Amboseli Park

Avvistamento notturno durante questo safari con LEOPARDO CON PREDA SULL’ALBERO, UNICO!


Kibo Kamb Amboseli National Park


Tende del Kibo camp all’Amboseli Park




Elefanti con lo sfondo del Kilimangiaro all'interno dell'Amboseli Park