lunedì 14 febbraio 2011

Buon viaggio nel "paradiso del sole"

Siamo stati a Watamu la prima settimana di gennaio: fantastico. Grazie ai vostri suggerimenti abbiamo contattato Thomas Mboya già prima di partire, su facebook, e abbiamo fatto con lui un fantastico safari di 2 giorni (purtroppo solo 2 giorni, ma 1 settimana è cortissima per il Kenya!). Molto belle anche le immersioni, emozionante a 20 metri giocare con un branco di delfini, con tanto di cucciolini.


Thomas è molto affidabile e puntuale, simpatico e con validi collaboratori. Noi eravamo al Sun Palm, e chi ha fatto il safari con l'hotel non si è trovato granchè bene, pur pagando molto di più.

Il mare è meraviglioso, con le sue maree, la barriera a 2 passi, le piscine naturali dove rilassarsi a fare l' "ippopotamo", i pescatori che rientrano alle 6 del pomeriggio e gareggiano su chi ha pescato di più, i loro bambini che ti invitano a vedere cos'ha pescato il loro papà e a fotografarli vicino al pesce vela, per poi rivedersi nello schemo della digitale e ridere a crepapelle.. E se vuoi ti portano con loro a pesca.

L'unica nota dolente il comportamento di tanti italiani che vivono là diversi mesi l'anno, non fanno che lamentarsi di come i kenyani cercano di fregarli sui prezzi e ridere di cosa sarebbero disposti a fare per 1 dollaro... E nei loro bar, negozi ecc. sono stressati come se fossero a Milano! Spero non siano tutti così i nostri connazionali in Kenya!

Nicola, l'autista di Thomas per il safari (bravissimo e simpatico) ci ha portati in una missione che sta costruendo una scuola - ovviamente in terra e foglie - vicino all'ingresso dello Tsavo est, dove abbiamo regalato vestiti, penne e colori ai bambini: troppo poco, purtroppo non avevamo una maglietta per tutti. E ci siamo resi conto che i bimbi di quella zona non sapevano proprio cosa fosse una cerniera lampo: a una bimba cui ho dato un k-way ho spiegato come funzionava, era sorpresa ed estasiata. Per così poco.

Se andate da quelle parti organizzatevi, magari comprando là qualche sacco di farina per polenta e consegnandolo alla scuola: arriverà a famiglie che ne hanno davvero bisogno. Non è una soluzione, ma è pur sempre una goccia nel mare, come diceva Madre Teresa di Calcutta.

Negli orfanotrofi di Watamu arrivano diversi aiuti e tutti i bimbi possono avere pasti, assistenza medica e istruzione.

Buon viaggio a chi partirà per quel meraviglioso paradiso di sole, come lo chiama Thomas.

Milena

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