domenica 12 settembre 2010

Assaggio di Africa







Diario di viaggio
Si atterra a Mombasa e da subito si avverte la sensazione di essere in un altro mondo.
Questa sensazione sarà centuplicata fuori dall’aeroporto quando si passa per le strade e si è sommersi dall’intrico di colori, odori, suoni circostanti. Nel tragitto verso Watamu ci si imbatte spesso
nei simpatici e curiosi babbuini e si ha modo di ammirare i caratteristici baobab, i millenari alberi molto diffusi in Africa.
Watamu è un piccolo villaggio di pescatori, passeggiando per le strade
(spesso non asfaltate) si incontrano persone, animali, cose, e,soprattutto, il sorriso e la cordialità della gente. Si vedono bambini sbucare da tutti gli angoli, e ragazzi che si avvicinano per spingerti a
comprare prodotti dell’artigianato locale o per offrire servizi inerenti i fantastici posti da visitare; talvolta può risultare difficile gestire questi approcci ma, con un po' di pazienza e diplomazia, le conversazioni diventano gradevoli e si impara a conoscere meglio la gente al di là della
prima apparenza.
Il Marijani, in particolare, è una piccola pensione di 16 camere, disposte su vari livelli,dall’ambiente familiare, gestita da personale affabile e attento alle richieste degli ospiti, gli standard non sono quelli di un hotel europeo, ma, con un po’ di spirito di adattamento, il soggiorno può risultare estremamente gradevole. Le camere sono abbastanza ampie, rese accoglienti da un arredamento sobrio ma dignitoso, dai colori caldi, con lunghissime tende e zanzariere, dotate di un ventilatore a soffitto e di acqua calda, è, inoltre,  possibile usufruire di una cucina comune (piccola accortezza… per avere prima l’acqua calda in camera, può essere utile accendere il boiler della cucina… chissà poi perché...).
La colazione è servita di fronte alla propria camera, per gli orari tenere a mente i tempi africani…
Il valore aggiunto di questo posto è la sua vegetazione lussureggiante, dai colori vivi e piante altissime, e per gli amanti degli animali, la compagnia dei gatti a tutte le ore, e dei cani la sera o la mattina presto.
La lingua parlata è l’inglese, ma, all’occorrenza, i gesti possono sempre tornare utili.

Grazie Thomas per averci regalato un magnifico assaggio d'Africa.
Luciana e Giuseppe

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