venerdì 18 dicembre 2009

Cartolina dall'Africa. La storia di Thomas Mboya, ragazzo umile che ama il Kenya.

Questo bellissimo racconto di Alessandra Cao (aspirante giornalista) è stato pubblicato sulla rivista del mese di Ottobre 2009 di "Profili Italia", mensile di economia, costume e società.
L'articolo è stato scritto da Alessandra che ci ha concesso l'onore di pubblicarlo sul nostro blog.
Questa è una ennesima conferma che l'Africa è passione e Thomas resta indelebilmente nel cuore di chi lo ha conosciuto......


Cartolina dall'Africa. La storia di Thomas Mboya, ragazzo umile che ama il Kenya.

- di Alessandra Cao -

Kenya, Watamu, Jacararda Resort. Un’imponente cancello mi separa da Thomas.
Attenta e scrupolosa, in una divisa fi n troppo pesante per il sole africano, la guardia giurata ci ferma e, come se temesse per la nostra incolumità, ci chiede in perfetto italiano dove andiamo.
“Fuori”, rispondo io. Lui incalza: “Perché?”.
Ed io, che sono stanca e comincio a perdere la pazienza, rispondo: “Perché sì”.
Pare sia la risposta giusta, perché finalmente apre il cancello e le note di una canzone di Laura Pausini sembrano già lontane. Al di là di quel portone alcuni ragazzi. Uno tra tutti ci sorride e ci viene incontro: è Thomas.

Ci saluta con affetto quasi ci conoscessimo da tanto, ci ringrazia per aver portato nelle nostre valige ciò che qualcuno (Cinzia) ha conservato per lui.
In quel momento, sebbene avessi già pensato di scrivere di lui, decido di non “intervistarlo”, ma di ascoltarlo nei giorni che seguiranno e di raccontarlo così.
Thomas sarà la costante nella nostra settimana di vacanza, darà voce alle bellissime
immagini di questa meravigliosa terra, spiegherà ciò che a noi può sembrare
inconcepibile, ci aiuterà con discrezione e semplicità a capire il senso della vita in questi posti.
Thomas, incontrato per caso navigando in Internet alla ricerca di informazioni su Watamu, bellissima costa del Kenya, è uno dei protagonisti, anzi il protagonista, di una bella storia in cui povertà e disperazione,dignità e forza d’animo, si intrecciano con parole ormai divenute rare, generosità e fratellanza.
Agosto 2006 e Cinzia, da Carate Brianza, è in vacanza con la sua famiglia in
Kenya; in spiaggia, alla ricerca di qualcuno che possa accompagnarla in un orfanotrofio, tra i vari banchetti preparati come negozietti, tra i tanti beach boys che vendono i loro oggetti e ti propongono escursioni a prezzi concorrenziali, incontra Thomas.
Thomas, che spera di venderle qualche oggettino, attira la sua attenzione perché le
chiede se davvero l’Italia è così bella come dicono. Questo è l’incontro che gli cambierà la vita. A Cinzia e alla sua famiglia, che gli parlano dell’Europa e gli chiedono di sé, racconta con dignità della sua vita, li accompagna a conoscere sua madre, i due fratelli minori e i tre nipotini, figli di una sorella morta giovanissima, di cui si prende cura lui con sacrifici che lo inducono a consumare
un solo pasto al giorno per garantirne almeno due ai piccoli.
Thomas, che lavorava come cuoco e maggiordomo tutto fare presso la villa di un miliardario britannico, pagato una miseria, ha deciso di scendere in spiaggia a vendere perché non riesce più a sostenere la famiglia.
Qualcosa scatta nel cuore di Cinzia,che vuole costringere il destino segnato
di questi tre bambini a voltare pagina ed è allora che, d’accordo col marito, cambia la vita di Thomas.
Penseranno loro alle rette scolastiche dei tre nipotini, finanziano in parte l’acquisto di un mini bus che permetterà a Thomas di accompagnare i turisti nelle varie escursioni (soldi che Thomas restituirà quando avrà pagato il resto).

Ma non basta e allora tornati a casa, con l’aiuto di Rossella, anche lei in partenza
per il Kenya, decidono di aprire e curare un blog, il blog di Thomas. Dove si può, seminano pubblicità per lui e ciò che speravano avviene: il blog di Thomas funziona, cliccatissimo dai turisti che lo cercano per passaparola e arrivano in Kenya col suo contatto, con cui scambiano sms all’arrivo in Africa, proprio come è successo a me.
Oggi Thomas è su Facebook, ha ancora il suo blog, i turisti che lo incontrano, tanti,
sono entusiasti e inviano commenti e fotografie. Thomas non si sposa, perché dice
che ha già una grande famiglia a cui badare.

Thomas va su Skype e incontra Cinzia, sostenendo i costi di una connessione non
proprio all’avanguardia in un internet cafè locale. Thomas ti propone tra le sue escursioni una visita all’orfanotrofio di Timboni e ha sempre qualcosa da portare a quei bambini. Thomas ti sorride, raccontando che in Kenya si è felici con poco, perché meglio poco che niente. Thomas ha un sogno: vedere grandi i suoi nipoti, con un futuro davanti, una vita migliore, dignitosa, ma lì in Africa. Thomas ha investito su tre bambini dal destino segnato, e piano piano, pole pole come dice lui, lotta in silenzio per un Kenya migliore.
Questa è una storia che insegna a chi ha voglia di imparare che il senso della vita, a volte, sta negli occhi ridenti di un ragazzo africano.

Alessandra Cao



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