Un giorno in un
programma televisivo ho sentito il conduttore che pronunciava questa frase: ……” L’Africa può essere una terapia. I grandi spazi, la
natura in alcuni posti ancora selvaggia. La vita semplice. Il sorriso dei
bambini che non hanno nulla. I grandi silenzi. Sono tutte cose che ci fanno
pensare e forse comprendere quanto poco valore abbiano tutte quelle piccole
cose per cui ci danniamo…..”
E da queste parole così semplici mi si è aperto un mondo nuovo
che piano piano ho voluto assaporare e conoscere.
Ho attraversato confini e messo timbri nel passaporto, ho parlato con capi
tribù e dormito in capanne situate in luoghi sperduti, ho percorso km di terra
rossa con la mia bicicletta che
poi ho regalato a un bambino, ma il
Kenya e il suo popolo mi hanno conquistato dal profondo più di ogni
altra terra africana…..
Thomas, la mia guida, conosciuta per caso in internet,
così come è successo ad altri viaggiatori, è stato per me come una terapia. Con
la sua semplicità, il suo sorriso, la sua professionalità e la sua forza
d’animo mi ha fatto conoscere uno spicchio di mondo incredibile e mi ha già
fatto venire voglia di ritornarci per conoscere le zone che ancora non ho visitato.
Il primo incontro è avvenuto il giorno prima di partire
per lo Tsavo e appena vedi il suo sorriso cancelli immediatamente qualsiasi
dubbio, semmai ne avessi, sulla sua persona. Noi eravamo 6 amici, 5 dei quali
alla prima esperienza africana, che sono riuscita a trascinare nel loro primo safari.
La partenza all’alba, per chi non è viaggiatore, crea
sempre un po’ di malumore ma la nostra guida ha impiegato 3 secondi per cancellare
questo stato d’animo e per prepararci al fantastico mondo della natura
selvaggia. C’è stata fin da subito una bella intesa ma la cosa che
mi ha impressionato di più è la sua preparazione nel raccontarti ciò che è il
Kenya, ciò che sono gli usi e ciò che riguarda gli animali.

Lui ha davvero una grande esperienza e se ti dice oggi
vedremo il ghepardo stai pur certo che durante la giornata tu, uomo di città, vedrai
il ghepardo.
Anche Pascal “il driver” è una persona fantastica perché riesce
ad alleggerire i lunghi km di sterrato che devi affrontare per raggiungere e
per visitare i parchi.
Durante il tragitto il paesaggio è talmente vario, dalla
vallata verde attraversata dal fiume in cui pullulano Hippo e coccodrilli ai
lunghi tragitti in terra battuta dove impala, gazzelle, elefanti e zebre insieme alle maestose
costruzioni delle termiti ti tengono compagnia, che la tua mente vorrebbe
cogliere ogni singolo colore, odore e contrasto ma che in quel turbine di
immagini riesce solo a percepire.
Al cancello di ingresso al Parco breve sosta obbligata
per sciogliere i muscoli delle gambe e per giocare con le scimmie perché da qui
in poi sarà solo puro safari.
Appena inizi a percorrere il tragitto inizi a scorgere
tutta la fauna che hai sempre visto nei documentari perché partecipare ad un
safari è come vivere una puntata del National Geographic.
Thomas non ti fa mai mancare niente anzi riesce a
sorprenderti in ogni momento.
Le prime giraffe, zebre, kudu, elefanti, gazzelle ti emozionano, gli scatti della
macchina fotografica non sono mai abbastanza vorresti riprendere tutto e in un
attimo ti ritrovi ad avere oltre 500 foto. Poi piano piano vuoi sempre qualcosa
di più, inizi a desiderare i felini che, come la guida stessa ti dice, se sei
fortunato riuscirai a vederli. Sapete credo che con Thomas non serva la fortuna perché lui sa. Inizia a
dirigere il driver con estrema abilità verso percorsi che ti porteranno a
vedere sua maestà il leone e consorte, fino a raggiungere il desiderato ghepardo.
Peccato solo che il tramonto arrivi in un attimo e con
questo il ritiro dei guerrieri, perché
durante il safari ti senti un guerriero o un esploratore, presso Ndololo Camp.
Il campo che ha scelto è situato proprio all’interno del
Parco Tsavo East ed è una struttura fantastica. Ha tende spaziose che si
mimetizzano nella savana senza deturpare il paesaggio e che permettono di
sentire lo spirito dell’Africa durante le ore notturne.
Tutti i miei amici sono al settimo cielo, non hanno mai
provato queste emozioni e continuano a ringraziare Thomas e me, perché ho
scelto lui, di quello che stanno vivendo.
La serata trascorre intorno al fuoco dove un Masai
racconta la storia del suo popolo e ti spiega che la donna ideale per la sua
tribù è quella che naturalmente ha i denti centrali con uno spazio. Per tutte
le donne che leggeranno questo racconto sappiate che lui è alla ricerca di
questa donna e che per lei
potrebbe pagare ben 45 mucche!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ormai la notte è arrivata e con essa il momento di
ritirarsi nelle tende.
Che dire della notte…… dovete viverla per capire come
sentirai il cuore battere al ruggito del felino oppure quando qualche animale
in maniera silenziosa farà un tour del campo e ti lascerà pensare sarà un
ghepardo no forse un leone o magari una scimmia.
In quella circostanza i pensieri, le emozioni si
accalcheranno ma il tuo istinto ti lascerà disteso nel letto immobile fino a
quando i tuoi occhi si chiuderanno nel sonno.
La sveglia arriva in un attimo, anzi non vedi l’ora
perché alle 6 devi partire devi ancora fare un safari e devi cercare di vedere
quello che ancora non hai visto.