Il 6 novembre scorso vi abbiamo fornito delle prime indicazioni sull'apertura del nuovo "GARODA RESORT" ma non potevamo mostrarvi le foto perchè non erano ancora state pubblicate dal sito ufficiale, peraltro ancora in costruzione.
Siccome noi cerchiamo sempre di essere il più aggiornate possibile, per potervi dare informazioni in tempo reale, ora siamo in grado di mostrarvi questo nuovo resort in tutta la sua bellezza.
venerdì 18 dicembre 2009
Fantastici 15 giorni in Kenya
Jambo Thomas, sono appena rientrato dalla tua Terra e già mi manca, un grande grazie a te e un grazie a Samuel Pantani, Ringhio Gattuso e il mitico Scaduto che ci è stato di impareggiabile supporto, ciao arrivederci presto in Kenya.
Francesco Girolami
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Cartolina dall'Africa. La storia di Thomas Mboya, ragazzo umile che ama il Kenya.
Questo bellissimo racconto di Alessandra Cao (aspirante giornalista) è stato pubblicato sulla rivista del mese di Ottobre 2009 di "Profili Italia", mensile di economia, costume e società.
L'articolo è stato scritto da Alessandra che ci ha concesso l'onore di pubblicarlo sul nostro blog.
Questa è una ennesima conferma che l'Africa è passione e Thomas resta indelebilmente nel cuore di chi lo ha conosciuto......

Cartolina dall'Africa. La storia di Thomas Mboya, ragazzo umile che ama il Kenya.
- di Alessandra Cao -
Kenya, Watamu, Jacararda Resort. Un’imponente cancello mi separa da Thomas.
Attenta e scrupolosa, in una divisa fi n troppo pesante per il sole africano, la guardia giurata ci ferma e, come se temesse per la nostra incolumità, ci chiede in perfetto italiano dove andiamo.
“Fuori”, rispondo io. Lui incalza: “Perché?”.
Ed io, che sono stanca e comincio a perdere la pazienza, rispondo: “Perché sì”.
Pare sia la risposta giusta, perché finalmente apre il cancello e le note di una canzone di Laura Pausini sembrano già lontane. Al di là di quel portone alcuni ragazzi. Uno tra tutti ci sorride e ci viene incontro: è Thomas.
Ci saluta con affetto quasi ci conoscessimo da tanto, ci ringrazia per aver portato nelle nostre valige ciò che qualcuno (Cinzia) ha conservato per lui.
In quel momento, sebbene avessi già pensato di scrivere di lui, decido di non “intervistarlo”, ma di ascoltarlo nei giorni che seguiranno e di raccontarlo così.
Thomas sarà la costante nella nostra settimana di vacanza, darà voce alle bellissime
immagini di questa meravigliosa terra, spiegherà ciò che a noi può sembrare
inconcepibile, ci aiuterà con discrezione e semplicità a capire il senso della vita in questi posti.
Thomas, incontrato per caso navigando in Internet alla ricerca di informazioni su Watamu, bellissima costa del Kenya, è uno dei protagonisti, anzi il protagonista, di una bella storia in cui povertà e disperazione,dignità e forza d’animo, si intrecciano con parole ormai divenute rare, generosità e fratellanza.
Agosto 2006 e Cinzia, da Carate Brianza, è in vacanza con la sua famiglia in
Kenya; in spiaggia, alla ricerca di qualcuno che possa accompagnarla in un orfanotrofio, tra i vari banchetti preparati come negozietti, tra i tanti beach boys che vendono i loro oggetti e ti propongono escursioni a prezzi concorrenziali, incontra Thomas.
Thomas, che spera di venderle qualche oggettino, attira la sua attenzione perché le
chiede se davvero l’Italia è così bella come dicono. Questo è l’incontro che gli cambierà la vita. A Cinzia e alla sua famiglia, che gli parlano dell’Europa e gli chiedono di sé, racconta con dignità della sua vita, li accompagna a conoscere sua madre, i due fratelli minori e i tre nipotini, figli di una sorella morta giovanissima, di cui si prende cura lui con sacrifici che lo inducono a consumare
un solo pasto al giorno per garantirne almeno due ai piccoli.
Thomas, che lavorava come cuoco e maggiordomo tutto fare presso la villa di un miliardario britannico, pagato una miseria, ha deciso di scendere in spiaggia a vendere perché non riesce più a sostenere la famiglia.
Qualcosa scatta nel cuore di Cinzia,che vuole costringere il destino segnato
di questi tre bambini a voltare pagina ed è allora che, d’accordo col marito, cambia la vita di Thomas.
Penseranno loro alle rette scolastiche dei tre nipotini, finanziano in parte l’acquisto di un mini bus che permetterà a Thomas di accompagnare i turisti nelle varie escursioni (soldi che Thomas restituirà quando avrà pagato il resto).
Ma non basta e allora tornati a casa, con l’aiuto di Rossella, anche lei in partenza
per il Kenya, decidono di aprire e curare un blog, il blog di Thomas. Dove si può, seminano pubblicità per lui e ciò che speravano avviene: il blog di Thomas funziona, cliccatissimo dai turisti che lo cercano per passaparola e arrivano in Kenya col suo contatto, con cui scambiano sms all’arrivo in Africa, proprio come è successo a me.
Oggi Thomas è su Facebook, ha ancora il suo blog, i turisti che lo incontrano, tanti,
sono entusiasti e inviano commenti e fotografie. Thomas non si sposa, perché dice
che ha già una grande famiglia a cui badare.

Thomas va su Skype e incontra Cinzia, sostenendo i costi di una connessione non
proprio all’avanguardia in un internet cafè locale. Thomas ti propone tra le sue escursioni una visita all’orfanotrofio di Timboni e ha sempre qualcosa da portare a quei bambini. Thomas ti sorride, raccontando che in Kenya si è felici con poco, perché meglio poco che niente. Thomas ha un sogno: vedere grandi i suoi nipoti, con un futuro davanti, una vita migliore, dignitosa, ma lì in Africa. Thomas ha investito su tre bambini dal destino segnato, e piano piano, pole pole come dice lui, lotta in silenzio per un Kenya migliore.
Questa è una storia che insegna a chi ha voglia di imparare che il senso della vita, a volte, sta negli occhi ridenti di un ragazzo africano.
Alessandra Cao

L'articolo è stato scritto da Alessandra che ci ha concesso l'onore di pubblicarlo sul nostro blog.
Questa è una ennesima conferma che l'Africa è passione e Thomas resta indelebilmente nel cuore di chi lo ha conosciuto......

Cartolina dall'Africa. La storia di Thomas Mboya, ragazzo umile che ama il Kenya.
- di Alessandra Cao -

Kenya, Watamu, Jacararda Resort. Un’imponente cancello mi separa da Thomas.
Attenta e scrupolosa, in una divisa fi n troppo pesante per il sole africano, la guardia giurata ci ferma e, come se temesse per la nostra incolumità, ci chiede in perfetto italiano dove andiamo.
“Fuori”, rispondo io. Lui incalza: “Perché?”.
Ed io, che sono stanca e comincio a perdere la pazienza, rispondo: “Perché sì”.
Pare sia la risposta giusta, perché finalmente apre il cancello e le note di una canzone di Laura Pausini sembrano già lontane. Al di là di quel portone alcuni ragazzi. Uno tra tutti ci sorride e ci viene incontro: è Thomas.

In quel momento, sebbene avessi già pensato di scrivere di lui, decido di non “intervistarlo”, ma di ascoltarlo nei giorni che seguiranno e di raccontarlo così.
Thomas sarà la costante nella nostra settimana di vacanza, darà voce alle bellissime
immagini di questa meravigliosa terra, spiegherà ciò che a noi può sembrare
inconcepibile, ci aiuterà con discrezione e semplicità a capire il senso della vita in questi posti.
Thomas, incontrato per caso navigando in Internet alla ricerca di informazioni su Watamu, bellissima costa del Kenya, è uno dei protagonisti, anzi il protagonista, di una bella storia in cui povertà e disperazione,dignità e forza d’animo, si intrecciano con parole ormai divenute rare, generosità e fratellanza.
Agosto 2006 e Cinzia, da Carate Brianza, è in vacanza con la sua famiglia in
Kenya; in spiaggia, alla ricerca di qualcuno che possa accompagnarla in un orfanotrofio, tra i vari banchetti preparati come negozietti, tra i tanti beach boys che vendono i loro oggetti e ti propongono escursioni a prezzi concorrenziali, incontra Thomas.
Thomas, che spera di venderle qualche oggettino, attira la sua attenzione perché le
chiede se davvero l’Italia è così bella come dicono. Questo è l’incontro che gli cambierà la vita. A Cinzia e alla sua famiglia, che gli parlano dell’Europa e gli chiedono di sé, racconta con dignità della sua vita, li accompagna a conoscere sua madre, i due fratelli minori e i tre nipotini, figli di una sorella morta giovanissima, di cui si prende cura lui con sacrifici che lo inducono a consumare
un solo pasto al giorno per garantirne almeno due ai piccoli.
Thomas, che lavorava come cuoco e maggiordomo tutto fare presso la villa di un miliardario britannico, pagato una miseria, ha deciso di scendere in spiaggia a vendere perché non riesce più a sostenere la famiglia.
Qualcosa scatta nel cuore di Cinzia,che vuole costringere il destino segnato
di questi tre bambini a voltare pagina ed è allora che, d’accordo col marito, cambia la vita di Thomas.
Penseranno loro alle rette scolastiche dei tre nipotini, finanziano in parte l’acquisto di un mini bus che permetterà a Thomas di accompagnare i turisti nelle varie escursioni (soldi che Thomas restituirà quando avrà pagato il resto).
Ma non basta e allora tornati a casa, con l’aiuto di Rossella, anche lei in partenza
per il Kenya, decidono di aprire e curare un blog, il blog di Thomas. Dove si può, seminano pubblicità per lui e ciò che speravano avviene: il blog di Thomas funziona, cliccatissimo dai turisti che lo cercano per passaparola e arrivano in Kenya col suo contatto, con cui scambiano sms all’arrivo in Africa, proprio come è successo a me.
Oggi Thomas è su Facebook, ha ancora il suo blog, i turisti che lo incontrano, tanti,
sono entusiasti e inviano commenti e fotografie. Thomas non si sposa, perché dice
che ha già una grande famiglia a cui badare.
Thomas va su Skype e incontra Cinzia, sostenendo i costi di una connessione non
proprio all’avanguardia in un internet cafè locale. Thomas ti propone tra le sue escursioni una visita all’orfanotrofio di Timboni e ha sempre qualcosa da portare a quei bambini. Thomas ti sorride, raccontando che in Kenya si è felici con poco, perché meglio poco che niente. Thomas ha un sogno: vedere grandi i suoi nipoti, con un futuro davanti, una vita migliore, dignitosa, ma lì in Africa. Thomas ha investito su tre bambini dal destino segnato, e piano piano, pole pole come dice lui, lotta in silenzio per un Kenya migliore.
Questa è una storia che insegna a chi ha voglia di imparare che il senso della vita, a volte, sta negli occhi ridenti di un ragazzo africano.
Alessandra Cao

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Messaggio di auguri di Thomas

Traduzione in italiano :
Vi mando felici auguri per Natale e benedizioni e prosperità per il nuovo anno.
Thomas Mboya
Traduzione in inglese :
I send you happy greetings for Christmas and blessings and prosperity in the new year.
Thomas Mboya
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Saluti e auguri a Thomas....
In allegato ti invio alcune foto.
Io e Patrizia ti ringraziamo nuovamente per la tua grande disponibilità
verso chi come noi è innamorato del tuo bel paese.
Un abbraccio e un bacio a te e a tutta la tua bellissima famiglia.
Jambo e spero di rivederci presto.
Carlo e Patrizia
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lunedì 14 dicembre 2009
Programma Safari Amboseli e Tsavo East - 3 giorni - 2 notti
SAFARI AMBOSELI e TSAVO EAST
3 giorni 2 notti
1 giorno
Partenza ore 2.30 della notte, la guida e il suo driver passeranno a prenderti al resort/villaggio/alloggio per poi portarti al punti di ritrovo “SPUNTINO”o PALOMBINI che dir si voglia che si trova in centro a Watamu.
Dopo che tutto il gruppo è formato si parte attraversando Mombasa Kilifi alla volta del Kilimangiaro (Amboseli).
Durata del viaggio circa 7 ore con fermate per ristoro.
Arrivo all’interno del parco Amboseli con vista KIBO-MAWENZI (Kilimangiaro).
Breve game drive e poi a rinfrescarsi e pranzare (deliziosa cucina a detta di tutti i turisti).
Al KIBO CAMP dove dormirai.
Alloggio in campo tendato con acqua calda e bagno in muratura, doccia in tenda + zanzariera sul letto.
Alle ore 15.00 si riparte per un lungo game drive in mezzo alla savana del AMBOSELI
Per ammirare aiutati dall’occhio esperto della nostra guida tutti gli animali che popolano questo parco naturale.
Al calare del sole si rientra al KIBO CAMP per una doccia, per una cena tutti assieme e per ammirare lo spettacolo di benvenuto di una rappresentanza MASAI.
L’ambiente è riscaldato da un fuoco al centro e dal cielo stellato che puoi sfiorare con la punta delle dita.
2 giorno
Sveglia ore 6.00, colazione e poi partenza ore 6.30.
Perlustrazione all’interno dell’Amboseli (se sei fortunato puoi anche vedere una famiglia di leoni al completo!!) e poi direzione villaggio masai con visita all’interno delle loro capanne (distinte quelle degli uomini e quelle delle donne), saluto di benvenuto, accensione del fuoco strofinando legni di diverso tipo (ci sarà una spiegazione di solito in inglese da parte del masai).
Qui potrai acquistare prodotti fatti da loro che servono per sostenere le esigenze primarie della loro villaggio.
A questo punto si riparte alla volta dello TSAVO EAST (cambiamo totalmente l’ambientazione e i colori).

Veloci che altri animali ti attendono.
Da AMBOSELI a TSAVO EAST (durata viaggio circa 3.5 – 4 ore).

La strada è asfaltata e scorrevole e la guida ti tiene compagnia con i suoi racconti e le avventure accadute durante altri safari, alternerà informazioni sui posti che si vedono scorrendo con la macchina da safari e pazientemente ti risponderà a tutte le domande …
A volte seriamente a volte scherzosamente … anche questo…è SAFARI.
Arrivo allo TSAVO EAST al VOI WILD LIFE LODGE.
Aperitivo di accoglienza degli ospiti, consegna delle chiavi delle stanze, doccia e pranzo.
Ore 15.30 partenza per game drive all’interno di questo nuovo parco fino al tramonto.
Rientro in Lodge, passeggiata sul pontile ad ammirare gli animali che si abbeverano alla pozza dietro al lodge… doccia e cena.

3 giorno
Partenza ore 7.00 per ultimo game drive all’interno del parco Tsavo East .
All’uscita del parco ci si fermerà per un breve ristoro e per ammirare una famiglia di coccodrilli da molto vicino.

Si riparte passando all’interno dei villaggi della savana fino ad arrivare al proprio alloggio/resort/villaggio per ora di pranzo.(circa ore 13.00).
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mercoledì 9 dicembre 2009
Safari "FAI DA TE". In giro per i parchi principali del Kenya, partendo dal Masai Mara…non il classico safari ma tutto organizzato da Thomas

"ciao thomas spero che tu stia bene forse ti ho inviato già queste foto.
Ciao da tutti noi, spero di rivederti presto".
Giuseppe Burlando




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martedì 1 dicembre 2009
Dedicato a Thomas
"Dedicato al nostro occhio....al nostro grande amico.....alla guida che
tutti vorrebbero, ma che solo alcuni hanno l'onore di conoscere....al
nostro rafiki THOMAS MBOYA..."
Claudia
tutti vorrebbero, ma che solo alcuni hanno l'onore di conoscere....al
nostro rafiki THOMAS MBOYA..."
Claudia
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Messaggio di Mauro e Silvia a Thomas
"Jambo bro,
come stai? Non ti dico che freddo che fa qua in Italia!
Riguardando le nostre foto, ci viene solo da dirti un grandissimo GRAZIE,
senza di te la nostra vacanza non sarebbe stata così incredibilmente ricca
di emozioni.
Ci dispiace molto per quello che è successo l’ultimo giorno sulla spiaggia
del Jacaranda e speriamo con tutto il cuore che questo non ti procuri
problemi.
Ci siamo proprio resi conto di quanto possa essere difficile la vita in
Kenya, di quanto la corruzione del tuo paese e la continua rincorsa dei
soldi a qualcuno faccia perdere di vista i veri valori.
Fortunatamente però ci sono poi le persone come te, umili e semplici che
sanno confrontarsi con gli altri e altre culture senza pregiudizi. Per me è
stato davvero un piacere e un onore incontrarti!
Ti allego qualche foto della settimana che abbiamo passato insieme tra cui
quelle del pulmino fermo nel fango dello Tsavo Est.
Spero che ti possano servire e che tu abbia un posto nel cuore per ricordarti di me e di Silvia.
Maisha marefu bro"
Mauro e Silvia
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